venerdì 29 maggio 2009

Grandi premières al MAMBO




















"Due artisti per capire come e dove viviamo. In un epoca dominata dalla grande forza dell’immagine. Per analizzare i meccanismi dell’informazione e i suoi funzionamenti”. Così Gianfranco Maraniello introduce le prime mostre personali in Italia degli artisti Sarah Morris e Seth Price. Dal 26 maggio al 26 luglio al Mambo.
China 9, Liberty 37 è il titolo della mostra di Sarah Morris. Artista inglese, le cui opere appaiono come favi bidimensionali o un complesso intreccio di grate colorate, che richiamano la trama delle superfici delle metropoli e dei grattacieli. Diagrammi astratti che in realtà assurgono non solo a simboli di motivi architettonici, ma che sono soprattutto finestre verso la psicologia e la politica delle città. “In realtà le città e le architetture sono solo delle scuse”– dice la Morris - “Mi interessano le persone e i loro discorsi, utilizzati come portali per vivere l’esperienza di un luogo”. Dopo aver dedicato le ultime opere a Los Angeles, luogo deputato alla sua ricerca è la Cina. Attraverso due cicli di opere, Origami e Rings. Il primo utilizza come modelli geometrici i diagrammi orientali di piegatura della carta, che danno vita alle delicate sculture cartacee. Visti nella tradizione popolare come segni di transizione, così come Pechino è un incrocio, tra passato e futuro. Rings fa propri gli anelli delle olimpiadi, confondendoli con i diagrammi di Venn e con gli apparati stradali di Pechino. Assimilati dall’artista a labirintici sistemi che conducono alla distrazione e al disorientamento dei cittadini. Una sorta di traslazione ideale da pittura a video avviene con Beijing, in premiere assoluta per il Mambo, in cui punta l’occhio sulla Pechino delle Olimpiadi. Non più sfaccettate campiture di colore brillante, ma l’immagine in movimento con un approccio documentaristico. Un caleidoscopio di frammenti riflettenti in cui si condensano emblematici attimi di vita cittadina. Momenti privilegiati sono quelli in cui la città cerca di mostrare al mondo il suo lato migliore attraverso l’immagine e l’informazione. E sono proprio i meccanismi celati dietro questa intensa operazione di vestizione della città che stanno a cuore a Sarah Morris. Per evidenziare i sottocutanei sistemi di controllo politico e sociale. Infine un opera site-specific per il Mambo, un wall painting della serie Origami, dal forte impatto visivo.
Per tutta la manica lunga del Mambo il tempo scorre attraverso i Calendar Paintings di Seth Price. Calendari con immagini di artisti americani tra le due guerre e immagini di computer graphic. “Oggetti inutili”-sottolinea Price-“ma anche un modo per contrabbandare l’arte negli uffici”. Inoltre si riflette sul valore del numero, del tempo e della datazione nell’arte. “Le date sono qualcosa da cui l’opera non riesce a sfuggire. Per questo ne ho fatto oggetto di un’opera”-dice l’artista. Oggetti, pressati, confezionati, imballati all’interno di impacchettamenti di plastica formano il ciclo vacuum formed. Il video Redistribution non è semplicemente una spiegazione, una documentazione della ricerca artistica dello stesso Price, ma un saggio filmato, “somma e generatore delle opere”, secondo Maraniello. L’artista si fa ridistributore dell’informazione, mettendo al centro dell’opera il ruolo dell’artista, che si fa curatore. Un’opera in continua evoluzione, aggiornata per ogni nuova mostra. Insieme ad un video loop, utilizzato per sottofondi di computer, che si ripete in un infinito divenire, con effetti di psichedelici ondeggiamenti. Conclude l’esposizione una serie di Silhouettes, che incorniciando lo spazio in negativo, fanno intravedere azioni di vita quotidiana.
Per gli Art Victim è il saluto ufficiale del museo bolognese prima delle vacanze estive.

Leonardo Iuffrida

Fig. 1:
1964 [Rings]
2009
vernice lucida comune su tela
214 x 214 cm
Courtesy Jay Jopling/White Cube, Londra
Fig. 2:
still da
Beijing,
2008
film, 35 mm/magic pixel box
86 minuti
Courtesy dell'artista e Jay Jopling/White Cube, Londra
©Parallax

Fig. 3:
Redistribution
2007
Still da video high definition
Courtesy dell'artista

Fig. 4:
Untitled
2008
legno di noce inglese e plastica acrilica

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