mercoledì 13 maggio 2009

Scene queen: regine di controsensi taglia xs



Sempre più spesso frequentando concerti della scena hardcore o metal, mi imbatto in ragazzine appariscenti che frequentano questi luoghi solo per socializzare .

Hanno capelli colorati, spesso con l’aggiunta di extensions, portano lenti colorate e trucco pesante, adorano Hello Kitty e ne portano al collo almeno un ciondolo.

Attenzione a non confonderle con delle emo (dalle quali si distaccano per la filosofia di vita). Sono delle “scene queen” ovvero regine della scena, poiché attirare l’attenzione altrui e diventare popolari è per loro un vero stile di vita. Basta fare un giro sui social network più famosi (come MySpace o ancor più Netlog) per rendersi conto della portata di questo fenomeno. Hanno nomi d’arte e nickname che farebbero rabbrividire chiunque, tra i più gettonati: cannibal, bitch, suicide, toxic…Le regine più famose sul web sono: Kiki Kannibal, Zui Suicide, Audrey Kitching e Princy Lust. Inoltre esiste un sito in cui inserire il proprio vero nome e ricevere consigli su possibili Scene Names…(se interessati ecco qui).

Si atteggiano da lolite mettendo foto sul web che le ritraggono in pose sensuali, ma hanno ancora corpi acerbi da bambine; hanno piercing, dilatatori e trucco pesante ma non possono fare a meno di pupazzetti (la già citata Hello Kitty è super gettonata), muffin, fiocchetti, coroncine e chi più ne ha più ne metta… infine vanno a tutti i concerti possibili, ma poi stanno in gruppetto a chiacchierare o in bagno a rifarsi il trucco e pettinarsi..

Un mix di aggressività e ingenuità, che basandosi principalmente su un’immagine di sé stessi puramente artefatta e costruita, non può che nuocere ai rapporti genuini e di sicuro sta danneggiando la situazione (già critica) della scena musicale “alternativa” italiana.



Foto da Flickr, album Scene Queen di XxcassiexX, !Noellle e sabsantanic.

Serena Morandi

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