giovedì 14 maggio 2009

Bartleby è tornato. Rotti i sigilli allo “spazio sociale” di via Capo di Lucca.


Ieri, mercoledì 13 Maggio, in tantissimi hanno sfilato per le vie del centro storico di Bologna, sostenendo la riapertura dello spazio occupato di via Capo di Lucca 30, cioè un edificio in disuso di proprietà dell’Alma Mater Studiorum. Evocato dalla folla, ha fatto la sua comparsa in terra emiliana il protagonista del famoso racconto di Herman Melville: Bartleby! Dietro a questo nome però, possiamo intravedere le stesse facce già conosciute durante il movimento studentesco sviluppatosi spontaneamente lo scorso novembre... loro sono l'Onda anomala.

Bartleby è una realtà vicina agli studenti dell'università di Bologna, è uno spazio libero, sociale, che l’Onda bolognese reclama da molto tempo.

Può certamente dirsi travagliata l’avventura che il gruppo ha intrapreso negli ultimi mesi: dopo lo sgombero del 17 Aprile, dopo l'occupazione del rettorato e del cortile di Palazzo d’Accursio del 6 aprile scorso, ieri Bartleby è finalmente tornato a casa. A rendere possibile la riappropriazione dello stabile, duemila persone presenti in piazza. Il corteo, partito alle 19 da piazza Verdi, ha percorso le centralissime via Rizzoli, viale Indipendenza e via Irnerio. La manifestazione si è conclusa verso le ore 21. All’interno dell’edificio di via Capo di Lucca si potevano notare numerosi richiami alla prossima tappa fissata nell'agenda dell'Onda: l'opposizione al G8 dell'università di Torino, che culminerà nel corteo nazionale del 19 maggio. Appese alle pareti, un centinaio di fotografie esposte a testimonianza dell’esperienza dell’Onda bolognese e di Bartleby. A completare il quadro qualche striscione e alcuni dj’s nel cortile che hanno assicurato una colonna sonora al consistente gruppo di persone presenti.

Gli organizzatori, ricordando l’insuccesso del dialogo intrapreso con la prorettrice Molinari e le 16 denunce mosse dalla Procura dopo la manifestazione del 6 Aprile 2009, si dicono coscienti del gesto intrapreso. Alcuni dichiarano: "(...) è necessario uno spazio permanente dal quale possa nascere un confronto culturale, uno spazio di dibattito politico, di libera espressione, di autoformazione, di autoriforma universitaria e produzione di saperi in tempo di crisi."


«Bartleby è l' icona del contrario. In un' epoca in cui ormai anche i funerali sono spettacoli e si applaude freneticamente, Bartleby è l' antipresenzialista per eccellenza, lontano dagli standard dell' apparire e dell' esserci» ( Bartleby the Scrivener, di Herman Melville )

Anita =)

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