lunedì 4 maggio 2009

Lunedì mattina all’insegna del mistero

Ore 10.05, sono ancora a letto anche se la sveglia è già suonata. All’improvviso un grido dai piani superiori, è intenso e disperato. Resto immobile e mi chiedo se non fosse solo frutto della mia immaginazione. Poi, due colpi. Mi alzo e vado in cucina e realizzo di non esser stata la sola a sentire questo urlo. Faccio colazione. Dalla finestra intravedo la sagoma di un carabiniere e un’auto medica. Basta, non resisto …ancora in pigiama esco nel cortile a curiosare. Alla vista di una barella non ci sono più dubbi: è successo qualcosa, ma cosa?

Sono inquieta, attendo che qualcosa accada, tendo le orecchie nel corridoio e sulla tromba delle scale. Sento delle voci dall’alto, voglio capire che è successo ma non voglio essere impicciona, perché la situazione potrebbe essere complicata.

Ritorno nel mio appartamento, ma con discrezione dalla finestra tengo d’occhio la situazione. All’arrivo di un camioncino con la scritta “Hera-servizio trasporti funebri” l’agitazione sale, c’è un cadavere. Di nuovo attendo, sbircio le scale, ancora un vociare e dei passi, infine degli uomini con guanti blu trasportano un corpo, avvolto da plastica bianca verso l’esterno.

Ritorno nel mio appartamento sentendomi una vera ficcanaso. In testa mille domande e l’immagine di quel telo bianco. Di chi era quell’urlo?di chi ha trovato il cadavere o dello stesso prima di morire?

Spero di apprendere presto notizie sull’accaduto da qualche giornale locale, o forse da qualche vicino più ficcanaso di me.

Serena Morandi



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